Per anniyatar cfr. il sostantivo luvio anni( ya)- “maternal, mother's”, per cui cfr. Melchert 1993, 17.
Si noti come KBo 21.48, Ro 5' corrisponda a due intere righe di A. (Ro I 59-60). In ogni caso dal momento che D. da un punto di vista paleografico, è di gran lunga più arcaico rispetto ad A., è presumibile che sia l'esemplare che più si avvicina alla versione originale del rituale.
Archi 1977, 299 con n. b) traslittera solo EGIR-an, annotando “segue un segno probabilmente in rasura”. Tuttavia, l'esame della foto conferma che -ŠÚ non è scritto su cancellatura, anche se la grafia presente in KBo 2.9 non è altrimenti attestata.
Probabilmente si tratta della desinenza della forma verbale [kap-pu-wa-a]-i, attestata anche in A. Ro I 62. Anche in questo caso D. sembra presentare una versione abbreviata rispetto ad A. La proposta di integrazione in HW2 A, 534 che prevede l'inserimento di due soli vocaboli, [ . . . aššuli kap-pu-wa-]i, nella lacuna compresa fra Ro 6' e 7', presenta problemi di intepretazione, dal momento che la lacuna stessa è certamente molto più ampia, come risulta, del resto, dal confronto con le altre righe del frammento.
Cfr. HW2 A, 534 che propone l'integrazione . . . EGIR-a[n aššuli kappuwai]. La ripetizione a breve distanza del sintagma EGIR-an (aššuli) kappuwai- è attestata, all'interno di un contesto in parte analogo, anche in KBo 26.130 Ro II 13' sgg. Ad ogni modo nella lacuna saranno presenti una serie di caratteristiche positive e benefiche relative al paese di Hatti, simile a quella presente al periodo precedente che era relativa alla coppia reale e ai principi.
Lo spazio che resta alla fine della colonna, suggerisce che anche in questo caso D. presenti una versione abbreviata.
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Su questo termine di signficato oscuro, cfr. CHD L-M 334.
Il testimone D. aggiunge DUMU.DUMUMEŠ.LUGAL “nipoti”
Diversamente Collins, loc. cit.: “(and ) long years forever”.
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